Villa Tadini Buoninsegni deve le sue origini a Lorenzo De Medici che sul finire del secolo XV la fa costruire per villeggiature trascorse tra la caccia e gli incontri eruditi con ospiti come Poliziano e Pulci.
Il matrimonio della figlia Maddalena e Francesco Cybo Malaspina determina il passaggio di Agnano nelle proprietà della nuova casata e agl’inizi del secolo XVI la villa viene ristrutturata assumendo la forma ad U in stile rinascimentale con giardino all’italiana spartito da due assi ortogonali, alberato e dotato di peschiera rettangolare secondo un disegno attribuito a Giovan Battista da Sangallo.
Con l’ultima discendente dei Cybo, Maria Beatrice d’Este, duchessa di Modena e moglie dell’Arciduca d’Austria Ferdinando d’Asburgo Lorena, la tenuta confluisce nel patrimonio della casa imperiale austriaca e si ha una nuova ristrutturazione ad opera di Maximilian Hahn che realizza anche il parco romantico all’inglese, con folta vegetazione di tigli, cedri del Libano, acacie, magnolie, boschetti di camelie, spiazzi erbosi e vialetti sinuosi. Più tardi viene qui collocata la voliera ottocentesca proveniente dal giardino di Boboli a Firenze, commissionata originariamente dal re Vittorio Emanuele II.
Infine Oscar Tobler acquista i possedimenti di Agnano, la tenuta di Calci e vasti terreni in Asciano il tutto per la somma di due milioni di lire-oro.
A seguito dell’unione della figlia Anna con il Conte Mario Tadini Buoninsegni l’antica dimora prende il nome di Villa Tadini e tuttora appartiene alla stessa famiglia.
Dal 2008 Villa Tadini è sede dell’Associazione di Promozione Culturale Chi vuol esser lieto sia… e dell’omonimo Festival di Musica e Arti Varie che si tiene nel suggestivo scenario della sua corte.